COSA DEVE FARE UN GENITORE
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Nella maggior parte dei casi, sono i docenti a informare i genitori circa la presenza di qualche problematica nel processo di apprendimento dei figli. Non sempre, però, la richiesta di approfondirne genesi, caratteristiche e strategie di approccio, rivolgendosi a degli specialisti, viene accolta.
Ciò nonostante, nel momento in cui i genitori si convincono di tale necessità, accettando indicazioni e consigli dei docenti, si avviano verso un percorso di valutazione.
Cosa devono fare? - Il primo passo è quello di farsi prescrivere l’impegnativa dal pediatra per una Valutazione Neuropsicologica relativa ai Disturbi dell’Apprendimento.
- È necessario, quindi, recarsi presso il Servizio Sanitario Pubblico Dell’Infanzia della propria città e fissare un appuntamento.
- Se le attese risultano lunghe, in base all’art. 3 della Legge 170/2010, il genitore si può recare presso una struttura privata per velocizzare i tempi di valutazione, così da poter iniziare un percorso a scuola nel minor tempo possibile.
- In seguito, si deve portare la certificazione che risulta dalla Valutazione al referente DSA d’Istituto (o all’Insegnante da cui è partita la segnalazione all’approfondimento della problematica del proprio figlio).
- Si procede, poi, con il richiedere ai docenti, entro i primi tre mesi dell’inizio della scuola, di stilare il Pdp (Piano Didattico Personalizzato).
- Si pianificano, infine, controlli e colloqui con i docenti ogni 3 mesi, per verificare i risultati in itinere e, nel caso, per apportare gli opportuni aggiustamenti.